Colposcopia
Colposcopia: esame del collo dell’utero
La colposcopia è un esame che permette di analizzare il collo dell’utero (la cervice), la vulva e la mucosa vaginale. Uno screening fondamentale nella prevenzione e diagnosi dei tumori dell’utero.
La colposcopia viene richiesta dal medico specialistica in determinati casi:
- a seguito di un risultato anomalo del Pap Test;
- dopo aver rilevato polipi o lesioni durante la visita ginecologica;
- quando si sospettano infezioni di malattie sessualmente trasmissibili;
- quando si verificano perdite di sangue anomale.
➡️ Come si svolge l’esame di colposcopia?
La colposcopia si esegue in ambulatorio nell’arco di 20 minuti, è indolore e richiede solo alcuni accorgimenti per prepararsi allo screening.
L’ideale è eseguire l’esame 10/20 giorni dopo l’inizio delle mestruazioni, in modo che il sangue non renda difficoltoso visualizzare la mucosa. Nelle 48 ore precedenti occorre evitare rapporti sessuali, nonché l’utilizzo di creme e lavande vaginali.
Inoltre è necessario portare con sé tutti gli esami rilevanti svolti in precedenza, soprattutto il Pap Test.
Durante la colposcopia la paziente viene fatta accomodare in posizione ginecologica per l’introduzione dello speculum, che permette la visualizzazione delle parti interessate tramite il colposcopio.
Se necessario ai fini diagnostici viene eseguita anche la biopsia, che comporta il prelievo di un campione di tessuto da analizzare in laboratorio. Questa parte, non sempre presente, può causare crampi simili a quelli mestruali e quindi fastidio. La biopsia inoltre richiede una decina di minuti in più rispetto allo screening standard.
Dopo la colposcopia la paziente può riprendere tranquillamente le proprie attività quotidiane, nel caso della biopsia è consigliato un giorno di riposo.
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